Valutazioni cognitive
Tuo figlio non riesce ad imparare a leggere e scrivere come gli altri? Oppure non riesce a ricordarsi quanto ha appena letto? Si blocca durante le verifiche? Ha difficoltà a portare a termine i compiti? E’ lento e si distrae facilmente? Presenta problematiche caratteriali?
Il punto di partenza per spiegare qualsiasi difficoltà sarà la valutazione cognitiva
La valutazione prevede un numero variabile di incontri in base all’abilità da indagare, tuttavia è indispensabile analizzare il funzionamento intellettivo nel suo complesso, in quanto il suo punteggio influenza il livello delle suddette abilità.
Il livello intellettivo come le altre funzioni cognitive (come l’attenzione, la concentrazione, la memoria, la percezione, il ragionamento logico-deduttivo e quello astratto) vengono valutate attraverso l’uso di strumenti psicodiagnostici specifici, obiettivi e standardizzati.
Un’intelligenza al di sotto della media può essere la causa di difficoltà nelle altre abilità cognitive, inoltre può essere un dato significativo per spiegare molte altre difficoltà, infatti un QI nelle media può essere un indicatore di una difficoltà o un disturbo specifico, che deve necessariamente essere indagato in seguito.
Valutazioni diagnostiche e trattamenti riabilitativi
All’interno del centro fare valutazioni e trattamenti specialistici relativamente a:
- Disturbi Specifici di Apprendimento – DSAp (Dislessia, Disortografia, Disgrafia e Discalculia)
- Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD)
- Disturbo della Condotta e Disturbo Oppositivo-Provocatorio
- Disturbi dell’età evolutiva
Tale valutazione psicodiagnostica si avvale di strumenti specifici, obiettivi e standardizzati che metteranno in luce le carenze e le potenzialità del bambino. Una volta individuate le difficoltà o disturbi è possibile pianificare un percorso riabilitativo e/o metacognitivo personalizzato ed efficace. Le difficoltà e i disturbi specifici possono rendere problematico il percorso di studi del bambini/ragazzo e talvolta questo può comportare problematiche caratteriali e relazionali, sia con il gruppo dei pari che con gli adulti. I bambini spesso non si sentono capiti e attribuiscono le proprie difficoltà alla scarsa intelligenza e/o al proprio valore personale e questo influisce negativamente sullo sviluppo della personalità. Lunghi periodi di frustrazione ed insuccessi scolastici non creano solo delle conseguenze sul piano dell’autostima ma contribuiscono a strutturare soprattutto false credenze che vanno ad influenzare la costruzione della personalità globale del ragazzo.
A tale proposito risultano necessari interventi psicologici in quanto tali professionisti, non solo si occupano di trattamenti metacognitivi specialistici, che hanno come obiettivo quello di colmare le difficoltà e di potenziare i punti di forza del ragazzo, ma pongono la loro attenzione sugli aspetti emotivo-relazionali sopra descritti
Che cos’è il training meta-cognitivo?
Quando si parla di training metacognitivo si intende un intervento attuato da professionisti esperti ed improntato sulla didattica metacognitiva, che si propone di lavorare sull’auto-regolazione dei processi mentali e sull’auto-monitoraggio delle varie fasi di un compito o di qualunque situazione problematica.
In altre parole tali trattamenti sono strutturati al fine di potenziare le abilità cognitive, insegnare a compensare le difficoltà scolastiche, favorire l’autonomia negli apprendimenti e sviluppare un buon metodo di studio. Inoltre questi interventi si propongono di lavorare sugli stili attribuzionali di ciascun bambino/ragazzo, insegnando loro che i propri successi o insuccessi scolastici debbono essere attribuiti all’impegno, alla motivazione e/o allo sforzo piuttosto che a variabili intrinseche alla persona.
Valutazioni e trattamenti logopedici
Terapia DIR (developmental- individual difference – relationship based)
Il DIR-Floortime è un modello multidisciplinare, rivolto a bambini con ritardo nello sviluppo ed è particolarmente indicato nei casi di disturbo dello spettro autistico e disturbo del comportamento generalizzato. Lavora su attenzione, regolazione emotivo-comportamentale, processazione sensoriale, sviluppo motorio e linguistico con il coinvolgimento attivo dei genitori nella terapia. Il terapista DIR identifica il profilo individuale del bambino/adolescente e crea un piano di trattamento personalizzato con attività semistrutturate sensoriali e motorie, attività socio-comunicative e di problem solving sociale.
Una tecnica specifica del modello DIR è il Floortime ovvero la messa in atto, dei genitori insieme ai terapisti DIR, di una serie di situazioni e strategie per favorire gli scambi relazionali sempre più complessi partendo dagli interessi spontanei del bambino.
Sostegno psicologico
Il sostegno psicologico è un intervento non terapeutico rivolto a persone che vivono un momento di disagio o crisi personale, ma che non presentano sintomi rilevanti o comunque un quadro clinico tale da non necessitare di un intervento psicoterapeutico.
Tale percorso è finalizzato ad orientare, promuovere, sostenere e sviluppare le potenzialità della persona, stimolando le risorse personali, come affrontare una situazione critica, prendere una decisione, trovare una soluzione funzionale ai problemi incontrati, migliorare una relazione coniugale, familiare, affettiva, professionale o amicale.
L’intervento può configurarsi come:
- Sostegno psicologico individuale, di coppia o familiare
- Sostegno psicologico a familiari con parenti bisognosi di assistenza costante a causa di traumi, terapie mediche o psicoterapie
- Sostegno alla genitorialità
- Parent Training
- Sostegno alle famiglie affidatarie e/o adottive
Psicoterapia
All’interno del nostro centro operano in sinergia professioniste con orientamenti professionali diversi, garantendo in questo modo la possibilità di effettuare diverse tipologie di psicoterapie, al fine di accogliere il più possibile i bisogni dell’utenza:
- PSICOTERAPIA INDIVIDUALE
- PSICOTERAPIA DI GRUPPO
La psicoterapia individuale è indicata quando:
- l’individuo avverte una sofferenza psicologica che perdura nel tempo e che diventa invalidante in diverse situazioni e contesti di vita;
- l’individuo si rende conto di non riuscire ad avere rapporti sereni con sé stesso e con gli altri e ad instaurare relazioni socialmente inadeguate;
- la sofferenza psichica viene espressa attraverso sintomi corporei non organici (es. mal di pancia, mal di testa, tachicardia, alcuni tipi di dermatiti, ecc.).
La psicoterapia di coppia è indicata quando:
- la coppia entra in crisi e le liti divengono sempre più frequenti e regolari, caratterizzando gli scambi comunicativi tra i partner;
- gli equilibri familiari vengono sconvolti dall’arrivo o l’uscita di uno o più dei suoi membri;
- l’intimità della coppia subisce dei cambiamenti (calo del desiderio, scarso dialogo..).
Quando siamo in presenza di una sofferenza psicologica un individuo avverte un disagio crescente al quale talvolta non sa dare una spiegazione e non sa come affrontare. Sicuramente la rete sociale (familiari, partner, amici, colleghi) che ruota intorno a ciascun soggetto è fondamentale ed è un fattore positivo che migliora la qualità della vita, ma queste figure spesso non sono sufficienti a garantire un sollievo dalle nostre problematiche.
Ed è per questo motivo che è necessario rivolgersi ad un professionista, uno psicoterapeuta, che ha le competenze e gli strumenti per fronteggiare la sofferenza psicologica in modo profondo, è in grado cioè di comprendere l’origine del malessere dell’individuo, ne conosce il senso e soprattutto sa trovare la direzione verso cui cercare la soluzione. Il percorso psicoterapeutico, quindi, attiva un lavoro di elaborazione e ricerca interiore e mette in moto un processo di trasformazione personale, dove sia il terapeuta che il paziente hanno un ruolo attivo e collaborante.
Mediazione familiare
La mediazione familiare è un percorso di aiuto rivolto alle famiglie in crisi, che mira alla riorganizzazione delle relazioni familiari e alla risoluzione o attenuazione dei conflitti in caso di separazione o divorzio.
In tale fase, tutta la famiglia attraversa un periodo molto stressante, con i conseguenti disordini emotivi ed organizzativi, che comportano cambiamenti a tutti i livelli. La mediazione facilita questi cambiamenti, grazie ad uno spazio neutro dove i coniugi hanno la possibilità di confrontarsi, parlarsi e giungere a degli accordi ragionevoli, soddisfacenti e duraturi.
La mediazione familiare offre un contesto strutturato e protetto dove potersi esprimere in merito a dubbi, perplessità, emozioni, relativamente alle difficoltà che insorgono nella fase di separazione, favorendo le potenzialità evolutive della crisi , in funzione della maturazione e della tutela dei figli, facilitando la strutturazione di un modello di comunicazione più sano ( non più conflittuale) e funzionale al nuovo assetto familiare.
La mediazione familiare si rivolge a coppie sposate o conviventi, e i temi principali affrontati sono:
- l’affidamento e l’educazione dei figli
- gli aspetti economici e patrimoniali
Il mediatore è, pertanto, il professionista che sostiene la coppia sia nella riorganizzazione delle relazioni familiari che nella ridistribuzione delle risorse economiche; è la persona che aiuta a riaprire i canali interrotti della comunicazione a causa dei conflitti e favorisce l’individuazione di interessi convergenti stimolando le persone all’esplorazione di soluzioni accettabili da tutte le parti in gioco; è colui che stimola le risorse genitoriali, negoziali e organizzative delle persone che si recano in mediazione.